Gesù disse: “Mio popolo, questo tempo dopo Pasqua è un momento glorioso per contemplare come risusciterò i miei fedeli nei vostri corpi glorificati dopo il giudizio finale. Vado a prepararvi un posto e questa balconata vuota rappresenta un luogo in cielo che attende i miei fedeli. Sono con voi ogni giorno al vostro fianco mentre cammino con voi attraverso la vita, proprio come ho condiviso con i miei discepoli sulla strada per Emmaus. Nella visione di questa scena del mio condividere le Scritture, riferendomi alla mia missione che era stata predetta, volevo che i miei fedeli lettori si immaginassero presenti e in ascolto delle mie parole. I discepoli dissero poi: (Luca 24;32) ‘Non ardeva forse il nostro cuore dentro di noi mentre ci parlava lungo la via e ci spiegava le Scritture?’ Ogni parola che profetizzò la mia venuta doveva essere compiuta, proprio come tutto ciò che è stato predetto per la mia seconda venuta deve anche essere compiuto. I discepoli avevano gli occhi velati dal vedermi fino a quando non spezzai il pane con loro durante la cena. Solo allora mi riconobbero nello ‘spezzare del pane’ quando lo benedissi e lo condivisi con loro. Questo ricordo dello spezzare il pane nell'Ultima Cena li fece ricordare della mia reminiscenza del mio Corpo e Sangue che ora sarebbe stato condiviso in ogni Messa. Date lode e gloria a Dio nel dono di me stesso a voi nella Santa Comunione durante la Messa oggi perché anche voi partecipate allo ‘spezzare il pane’ e condividete la mia Reale Presenza riconoscendomi anch'io.”